Quando ho cominciato a coltivare le piante in casa non sapevo cosa fosse l’umidità ambientale eppure è un fattore cruciale che avrei voluto conoscere molto tempo fa.
Le piante d’appartamento sono (quasi) tutte provenienti da regioni tropicali quindi i loro habitat d’origine godono di un’intensa umidità ambientale che supera il 50% e in alcuni casi arriva anche ad un 90%.
Suggerisco l’acquisto di un igrometro come questo, un affarino che costa pochi euro ma che può fare davvero la differenza nella buona riuscita di questo hobby. Sull’igrometro è segnata, oltre la temperatura che pure è un valore importante da considerare, la percentuale d’umidità che ha la nostra stanza. Una giusta umidità ambientale è comunque utile non solo alle nostre piante ma anche ai nostri polmoni. Una scarsa umidità ambientale mostra subito i segni ovvero bordi secchi e aspetto”accartocciato” delle foglie e, in alcuni casi, anche difficoltà a srotolarne di nuove.
Quindi: come possiamo alzare l’umidità ambientale dei nostri ambienti domestici?
Umidificatore
Se le vostre piante sono tutte in un unico posto o, comunque, in un unico ambientale, metterci vicino un umidificatore può essere un’ottima idea. Come dicevo sopra, anche nelle camere da letto mentre si dorme è fortemente consigliato l’uso di un umidificatore in caso di aria secca perciò se avete piante in camera da letto potete prendere due piccioni con una fava. L’umidificatore ha come pro il fatto di alzare notevolmente e a piacimento l’umidità grazie ad un display su cui si può impostare proprio il valore da raggiungere. Io ho questo da diversi anni e mi trovo benissimo. Il contro è che può avere un certo costo (certo, ci sono di tutti i prezzi), che ha bisogno di un po’ di manutenzione e che occupa il suo spazio.
Nebulizzazioni
Al contrario di quanto si pensi, le nebulizzazioni non aiutano granché. Spruzzare acqua sulle foglie dà solo l’apparenza di un innalzamento di umidità ambientale che è purtroppo davvero momentanea. Inoltre, se non c’è una giusta areazione come avverrebbe in natura, le gocce d’acqua che si depositano sulle foglie e si infilano tra gli interstizi della pianta potrebbero addirittura creare muffe e funghi.
Sottovaso con argilla espansa e acqua
Un altro metodo molto usato è quello di mettere, all’interno del coprivaso o sul piatto sottovaso, uno strato di biglie di argilla espansa e un po’ d’acqua e poi appoggiarci sopra la pianta. L’acqua che sta fra l’argilla non deve essere molta e non dobbiamo far sì che il vaso sia in ammollo. L’acqua, evaporando, alza un po’ l’umidità attorno alla nostra pianta; non è estremamente risolutivo ma, in casi in cui c’è già una discreta umidità ambientale, può aiutare.
Serra
In ultimo, una soluzione veramente utile e a costo zero è quella della serra. A costo zero escludendo l’acquisto della serra, vetrinetta, cabinet o qualsiasi cosa voi vogliate. E’ molto frequente vedere queste vetrine piene di piante all’interno delle case di appassionati ed io stessa ne ho ben due. Le piante messe al loro interno godono di un umidità ambientale che si crea naturalmente e si mantiene costante. L’acquisto di una serra come questa o questa (quelle che ho io in casa) ve le consiglio se avete acquistato piante abbastanza rare o comunque più bisognose o avete anche voglia di metterle in mostra esponendole come gioielli. Personalmente trovo che le serre in casa siano anche dei complementi d’arredo davvero eleganti e originali.
Farle stare tutte vicine vicine
In ultimo ti consiglio di tenere le tue piante vicine tra loro per alzare naturalmente il livello di umidità ambientale tra loro. In natura le piante non sono messe come centro tavola isolate dal resto della vegetazione, anzi, trovano proprio beneficio a stare tutti insieme.
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A presto,
Francesca.
