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Salva le tue PIANTE: 13 ERRORI che fai senza saperlo!

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Alzi la mano chi non ha mai ucciso una pianta… sì, io sono colpevole: io ne ho uccisa almeno qualcuna prima di imparare a capirle ecco perché voglio condividere con voi gli errori ammazza-piante più comuni e che facciamo tutti all’inizio senza saperlo.

1. Annaffiare una volta a settimana

Spesso è possibile trovare un’indicazione del genere sulla targhetta informativa della pianta che abbiamo acquistato. Ma è un’affermazione priva di senso e vi spiego perché. Non può esserci una regola così precisa con le annaffiature perché, se dopo una settimana il terriccio è ancora bagnato – e questo può succedere perché magari la nostra casa è più umida o meno arieggiata rispetto a quella casa ipotetica che innaffia ”una volta a settimana” – be’, se annaffiamo a terriccio ancora bagnato creiamo un ristagno idrico interno. Le radici della pianta, silenziosamente, andranno in contro a marciume radicale e un giorno all’improvviso la nostra pianta ci apparirà floscia, moscia, con foglie gialle… e sarà troppo tardi per salvarla. Annaffiare correttamente, invece, consiste nel controllare il terriccio prima di bagnarlo. Se siete alle prima armi vi consigli l’acquisto di un tester del suolo questo, un vero salvavita. E poi mi raccomando: non lasciate acqua nel sottovaso ma, dopo una mezz’ora, fate scolare bene l’eccesso dai fori di scolo del vaso. 

2. Utilizzare vasi senza fori di scolo

Come detto prima, l’acqua con cui annaffiamo la pianta deve trovare una via d’uscita altrimenti ristagnerà nel vaso, soffocherà le radici e creerà marciumi interni molto silenziosi e molto pericolosi per la salute della pianta in questione.

3. Mettere le piante troppo lontane da una finestra

Mi dispiace comunicarvi questa terribile notizia: non esistono piante da buio. Esistono piante che hanno bisogno di meno luce, certo, ma nessuna pianta vivrà bene in un luogo dove non c’è alcuna finestra o dove teniamo le tapparelle abbassate tutto il giorno. Quando mi chiedono quali piante mettere in ambienti bui io ho una sola risposta: le piante finte! Se non avete una buona luce ambientale potete ricorrere alle growlights come queste.

4. Mettere le piante attaccate finestre

Ciò che dobbiamo evitare è l’effetto lente: se avete una finestra dove arriva la luce diretta per ore questa, complice il vetro, può creare un effetto scottature sulle nostre foglie. Questo pericolo c’è soprattutto d’estate. Se abbiamo questo problema, possiamo semplicemente mettere delle tende sottili e bianche per schermare appena la luce forte. Se invece non arriva luce diretta possiamo stare tranquilli.

5. Usare solo acqua per tutta la loro vita

Le piante hanno bisogno, proprio come noi, di nutrimento e purtroppo la sola acqua non può dargli tutto quello che serve per tutta la loro vita. Ci sono piante più semplici, di cui consiglio sempre la coltivazione a chi è alle prime armi, come il pothos: ecco, questa è una pianta veramente adattabile e sta abbastanza bene anche quando viene trascurata per lunghi periodi e le viene data solo acqua. Ma, in generale, una pianta che non riceve un po’ di concime tende a rallentare la crescita nel tempo e ad apparire poco sana. Alcune volte mi hanno obiettato ”ma in natura mica c’è qualcuno che le concima?” Ricordiamoci che noi coltiviamo le piante in vaso quindi in un ambiente chiuso, che non ha scambi con l’esterno e non è all’interno di un ecosistema. Il terriccio di un vaso, dopo qualche anno, perde qualsiasi nutrimento. Come concimi consiglio questo o questo oppure questo. Invece per le coltivazioni in semi idroponica o idroponica ma anche per tutti gli altri substrati consiglio questo set da tre oppure questo.

6. Concimare troppo, troppo spesso

“In medio stat virtus” ovvero “la virtù sta nel mezzo”. Concimate il giusto, seguendo le indicazioni riportate sull’etichetta del prodotto ma, vi svelo un segreto, meglio meno che più quindi diluiamo maggiormente rispetto a quanto indicato. Meglio fare così e concimare tutto l’anno che sottoporre la pianta a periodi di magra e poi annegarla nel concime. Il concime è da evitare solo quando la pianta non sta bene perché il concime non aiuta la ripresa, anzi, può darle il colpo di grazia.

7. Usare un vaso sproporzionato, troppo grande o troppo piccolo

Più spazio non darà alla pianta la possibilità di allargarsi più velocemente ma, al contrario, potrà essere causa di ristagni e muffe visto che le radici non utilizzeranno tutta la terra. Il vaso della pianta, infatti, si sceglie proprio in base alle sue radici e non in base alla sua chioma. Un esempio sono le Alocasie, piante molto grandi e maestose che stanno sempre in vasi molto più piccoli rispetto alla grandezza del loro portamento. Anche un vaso troppo piccolo può causare danni: le radici, non avendo più spazio, cominceranno a crescere in cerchio e tenerle così troppo a lungo può far ammalare la pianta. Le radici devono avere lo spazio giusto perciò, quando le radici escono dai fori sotto, rinvasiamo: scegliamo un vaso di pochi centimetri più grande del precedente, senza esagerare. Belli e sostenibili sono i vasi della Elho che potete trovare qui

8. Non dare un supporto alle piante epifite

Ci sono piante che per loro natura, proprio come la Monstera Deliciosa, sono epifite. Ciò vuol dire che nei loro habitat crescono arrampicandosi su altre piante. Se abbiamo acquistato una pianta epifita e ci rifiutiamo di non darle un supporto su cui farla appoggiare le possiamo causare diverse problematiche nella crescita. Non avrà mai l’aspetto bello e rigoglioso di una pianta sana. I pali si possono fare in casa con rete e sfagno oppure si possono comprare già pronti all’uso come questo.

9. Coltivare le piante grasse dentro casa

Se abbiamo una casa esposta completamente a sud e viviamo in Sicilia forse ci possiamo provare. Altrimenti, piante grasse ovvero succulente e cactacee devono stare sui nostri balconi. Hanno bisogno di tanta tanta luce e anche le escursioni termiche non le spaventano perché sono originarie di zone desertiche o semidesertiche. D’estate le possiamo lasciare anche esposte alle piogge mentre d’inverno avremo semplicemente l’accortezza di metterle al riparo in serrette come questa.

10. Acquistare piante senza conoscerle

A chi è alle prime armi consiglio sempre di partire da piante semplici. Ci ho dedicato un intero articolo qui oppure un video sul mio canale youtube, clicca qui per vederlo. Fare pratica con piante semplici (ma altrettanto belle) ci permette di prendere piena dimestichezza con questo meraviglioso hobby senza incorrere in delusioni e senza demotivarsi circa l’essere irrimediabili pollici neri. Ci sono piante in commercio parecchio difficili per chi si sta approcciando da poco alla coltivazione domestica, piante che hanno bisogno di cure e accortezze specifiche come le Calathee che preferiscono l’acqua filtrata (ne parlo in questo articolo) o particolari Filodendri che hanno bisogno di molta umidità ambientale (se non sai cos’è l’umidità ambientale ne parlo per bene in questo articolo).

11. Metterle vicino a termosifoni/condizionatori

Termosifoni e condizionatori sono entrambi nemici delle nostre piante! Purtroppo sbalzi termici improvvisi, di caldo e freddo, possono uccidere molto rapidamente.

12. Usare un terriccio compatto

Quando acquistiamo una pianta o quando rinvasiamo assicuriamoci di fornire alla pianta un terriccio ben drenante, ricco di inerti, così da far scorrere l’acqua attraverso il panetto in maniera uniforme ed evitare che ristagni all’interno tra le radici. Questo è già pronto all’uso, l’ho creato in collaborazione con Plove ed è perfetto per le piante tropicali.

13. Trascurare il fattore: umidità ambientale

In ultimo, un fattore che molto trascurano nella coltivazione delle piante in casa è quello dell’umidità ambientale. Le piante che ospitiamo a casa nostra sono quasi sempre di origine tropicale e ciò vuol dire che in natura vivono con un umidità ambientale del 50% o più. Acquistiamo un igrometro come questo per tenere questo fattore sotto controllo – anche perché un casa troppo secca non fa bene nemmeno ai nostri polmoni.

per il video youtube relativo a questo articolo clicca qui

Eventuali link presenti nell’articolo potrebbero essere affiliati. A voi non cambia nulla ma acquistando da questi link io guadagno una piccolissima commissione che serve a supportare il mio lavoro.

A presto,

Francesca.

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