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Perché le piante fanno FOGLIE GIALLE e come RIMEDIARE

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Foglie gialle = morte imminente della pianta? No… non sempre le foglie gialle sono un problema, anzi. Per la maggior parte dei casi non dovremmo preoccuparci più di tanto ma c’è un unico caso in cui, se non interveniamo subito, rischiamo di perdere definitivamente la nostra pianta senza riuscire a salvarla. Vediamo insieme i vari casi e come affrontarli! Mi farò aiutare dalle foto che mi avete inviato su Instagram.

Ricambio fogliare

    Il primo caso è il più frequente e naturale ovvero un ricambio fogliare; la pianta lascia andare le foglie più vecchie, quelle basali, per continuare a crescere e mettere foglie nuove. Quindi le foglie gialle sono poche e si concentrano nella zona inferiore della pianta. La pianta però, nel suo complesso, si presenta bene: ha un portamento sano, foglie e fusti sodi e, appunto, magari è anche impegnata a mettere una nuova foglia o un fiore. Questo processo è molto evidente per le Alocasie, ad esempio; il mio consiglio è quello di non rimuovere queste foglie anche se, magari, ci appaiono anti-estetiche: se togliamo le foglie ingiallite prima che si secchino del tutto, togliamo alla pianta una fonte di energia da cui sta attingendo proprio per avere la forza di iniziare una nuova crescita.

    Quindi niente allarmismi e preoccupazioni inutili; anzi, sdoganiamo questo fatto: tutti noi coltivatori e appassionati di piante abbiamo in casa foglie gialle. Purtroppo e per fortuna le piante non sono perfette – altrimenti sarebbero finte. 

    Esposizione sbagliata

      La luce è molto importante per le nostre piante perché è grazie alla luce se possono compiere la fotosintesi clorofilliana. Ecco perché non solo è bene conoscere le piante che andiamo ad acquistare, per capire se abbiamo la giusta esposizione in casa per coltivarle al meglio, ma vale anche una regola generale: le piante non si possono coltivare troppo lontano da una finestra. Spesso sento parlare di piante che stanno bene al buio e al semi buio… purtroppo non è così. Ne ho parlato nel video che vi lascio qui. Quindi no a metterle in stanze senza finestre, nei corridoi, dietro un mobile, in una stanza con le tapparelle sempre abbassate. Arriveranno delle foglie gialle che poi seccheranno e cadranno perché senza luce la pianta non sarà un grado di mantenere tutto il suo intero apparato fogliare e quindi tenderà a spogliarsi per limitare le energie. 

      All’estremo opposto troviamo comunque la stessa problematica: la luce diretta e l’eccessivo caldo potrebbero bruciare le foglie quindi occhio soprattutto a dove posizioniamo le piante d’estate: luce indiretta e diffusa molto bene, luce diretta anche dietro un vetro di una finestra, molto male. Mentre d’inverno possiamo essere più elastici e fargli prendere anche un po’ di luce diretta.

      Parassiti e malattie

        Di parassiti che infestano le nostre piante ce ne sono purtroppo di tante tipologie. I danni che provocano questi animaletti sulle nostre foglie possono, tra le altre cose, portare a degli ingiallimenti più o meno diffusi ma saranno spesso caratterizzati da un pattern facile da comprendere magari a puntini o a strisce. Un’infestazione funginea sarà altrettanto visibile: si crereanno dei cerchi gialli con una possibile necrosi al centro. In merito a questo argomento potete recuperare un mio video che vi metto qui.

        Mancanza di nutrimento

          Come dico sempre, le piante in vaso, rispetto a quelle in natura, dipendono interamente da noi. Concimare e quindi nutrire con regolarità una pianta le permette di crescere rigliosa e forte nel tempo. Se non concimiamo mai oppure troppo raramente, la pianta apparirà più spoglia e farà foglie più piccole. Non dimentichiamo di nutrirle quindi, anche meno che più ma con regolarità. Le concimazioni vanno sospese solo quando la pianta sta male perché potrebbero sovraccaricarla di input e farla peggiorare.

          Annaffiature errate: poca acqua

            Se spesso ci dimentichiamo di annaffiare una pianta, portandola sempre all’estremo prima di ricordarci di bagnarla, creiamo due problematiche: oltre alla foglie gialle che arrivernano perché la pianta non riuscirà a mantere per bene tutto l’apparato fogliare e quindi tenderà a sacrificarne alcune, renderemo anche il substrato idrofobo. Ciò che vuole che sarà restio ad assorbire correttamente l’acqua e quindi il nutrimento. Ce ne possiamo accorgere da un panetto di terra quando, annaffiandolo, l’acqua raggiunge immediatamente il fondo ma il substrato resta asciutto e quasi impermeabile al liquido. Dopo essere sicuri di coltivare in un terriccio ben drenante (e se non sapete cosa voglia dire e come si faccia, potete guardare il video che vi metto qui), annaffiamo le nostre piante con regolarità ma sempre assicurandoci con uno strumento apposito o con un bastoncino di legno se il panetto è realmente asciutto e quindi ne ha bisogno.

            Annaffiature errate: troppa acqua

            Veniamo all’unico caso in cui le foglie gialle sono DAVVERO preoccupanti e bisogna agire molto rapidamente: è il caso in cui ad ingiallire sono le foglie che compaiono nella parte superiore della pianta, quelle più nuove. In questo caso non dobbiamo perdere tempo: dobbiamo intervenire subito oppure sarà troppo tardi per salvare la pianta. A queste foglie gialle apicali si aggiungono altri segni di malessere molto facili da individuare: la pianta mostra un aspetto ricadente, è floscia, addirittura molliccia in tutte le altre foglie e, nei casi peggiori, anche nei fusti. C’è un odore sgradevole attorno alla pianta in particolare all’altezza del terriccio. Il terriccio stesso presenta muffa e/o moscerini. Cosa è successo quindi? Siamo davanti ad un caso di overwatering ovvero di un’annaffiatura eccessiva quindi abbiamo involontariamente creato un ristagno idrico interno che lentamente sta facendo marcire le radici e si sta espandendo. Questo marciume è un nemico silenzioso ma molto pericoloso che è difficile prendere il tempo. Se siete a questo punto, recuperato subito questo mio video per intervenire rapidamente!

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            A presto,

            Francesca.

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