Quando ho cominciato a comprare le prime piante da mettere in casa è arrivata anche Zelda e, dopo appena un mese, Zodd. La mia passione è quindi nata a braccetto con i miei due gatti perciò ho dovuto imparare da subito e velocemente come far convivere il tutto. Ho appreso immediatamente (per fortuna) che la maggior parte delle piante da appartamento sono tossiche o velenose per loro e quindi ho cercato un modo per tenerle lontano dalla loro portata (anche perché amavano giocarci, mordicchiarle e quindi distruggerle). Dopo circa 3 anni è arrivato anche un cane, Zeus, e quindi ho dovuto avere nuovamente a che fare con un cucciolo pazzo e correre ai ripari. Ma rispetto ai cani, i gatti sono percepiti spesso come un “problema” per chi ha piante in casa, vero? Questo perché sono un po’ dispettosi, è più difficile educarli e hanno la splendida abitudine di salire ovunque e buttare le cose a terra(vedi: i vasi con tutte le piante). Quindi spesso mi hanno fatto proprio questa domanda: ma i gatti riescono davvero a convivere con le piante? Come devo fare? Ecco i miei consigli.
Differenza tra “velenose” e “tossiche”
Molti spesso utilizzano i termini “piante tossiche” e “piante velenose” come sinonimi, ma c’è una differenza sostanziale tra i due. La tossicità è legata all’ingerimento delle piante: in questo caso l’intossicazione può manifestarsi in varie forme, come irritazione cutanea, nausea, vomito, diarrea, lacrimazione eccessiva, principi di soffocamento, disturbi digestivi, reazioni allergiche di varia entità. Le piante velenose, invece, possono causare gravi danni o addirittura la morte se ingerite a causa del veleno in esse contenute, sostanza pericolosa anche a basse dosi. Mentre una pianta tossica se ingerita può portare effetti negativi solo in grandi dosi, una pianta velenosa può causare danni anche con una piccola quantità. Ci tengo a precisare che il discorso vale in generale, per gli animali ma anche per bambini, che magari potrebbero a strappare una foglia e metterla in bocca.
Le piante pericolose
Prendiamoci un attimo per fare un elenco di alcune, solo alcune delle piante pericolose da lasciare alla mercé di cani, gatti e bambini: Pothos, Philodendron, Monstera, Dieffenbachia, Spatafillo, Alocaisa, Anthurium, Aloe, Begonia, Croton, Ficus, Azalea, Stella di Natale, l’Avocado e per il balcone Cycas, Oleandro, ecc ecc… ovviamente queste piante hanno vari livelli di pericolosità, ad esempio la Stella di Natale, come abbiamo visto anche nel video collegato, è molto pericolosa e bisogna intervenire repentinamente nel caso di ingerimento. Oppure la Dieffenbachia, il cui lattice è estremamente irritante per i cani ma estremamente tossico per i gatti. Oppure il fiore dell’Anthurium, molto tossico anche solo per contatto. E’ bene quindi prestare molta attenzione e non dare per scontato che una pianta tropicale che abbiamo in casa possa essere innocua.
Le piante pet-friendly
C’è però una buona notizia: non tutte le piante che coltiviamo in casa sono tossiche per i nostri amici animali. Badate bene: non è che sia proprio l’ideale che stiano lì a mangiucchiarle ma comunque non comportano problematiche serie. Possiamo stare più tranquilli quindi con: Calathea, Maranta, Peperomia, Chamaedorea Elegans (o palma della fortuna), Clorofito, Beucarnea (o Mangiafumo), Tradescantia, Phalaenopsis (o Orchidea). Ovviamente via libera anche all’Erba Gatta!
Come posizionare le piante pericolose
Soprattutto se abbiamo un cucciolo (che quindi è per antonomasia più curioso) consiglio di metterle in posti inaccessibili come un tavolo (nel caso di un cane), un mobile alto, una mensola difficile da raggiungere (se si tratta di gatti), appese al soffitto ecc. Se si tratta di piante più rare e costose magari diventa ideale procurarsi una serretta e fare così due buone azioni: dare una casa più idonea alle nostre piante più esigenti e contemporaneamente proteggerle da attacchi predatori. Ecco come “preservo” alcune delle mie piante:
Cosa fare quando si introduce una nuova pianta in casa
Quando portiamo a casa una nuova pianta (ma anche quando cambiamo posto a quelle vecchie) c’è sempre tanta curiosità da parte dei nostri quadrupedi. I miei corrono a vedere e/o a fare un controllo qualità. Ho notato che, se si tratta di gatti in particolare, non è molto utile sgridarli quando si avvicinano. I gatti, a differenza dei cani, tendono a volere ancora di più il proibito. Meglio distrarli con un giochino facendogli capire che c’è qualcosa di più interessante per loro. Come se la scelta di non distruggere la nuova pianta sia tutta farina del loro sacco.
Fateli sentire parte della giungla
Parlando di gatti, questi diventano un po’ dispettosi soprattutto se non possono toccare nulla. Ecco perché, oltre a predisporre ambienti consoni a loro (tiragraffi, tunnel, giochi, cucce alte ecc), è molto utile tenere dell’erba gatta o sacrificare una piantina petfriendly (quindi abbastanza commestibile) per loro. Si sentiranno molto più accolti e difficilmente si intestardiranno con le altre piante.
Occhio alla pulizia
Sempre ponendo l’accento sui gatti, bisogna sapere che sono esseri estremamenti puliti (e schizzinosi). I miei vogliono sempre croccantini appena messi, gli piace quando trovano la cuccia e le copertine lavate e profumate e quando la lettiera è stata appena pulita. In particolare la lettiera va tenuta pulita perché è anche uno dei motivi per cui potrebbero scegliere di scavare e fare i bisogni nei vasi delle nostre piante.
Disabituanti
Se avete animali o magari cuccioli particolarmente monelli, i disabituanti naturali possono aiutare. In commercio ce ne sono diversi e tutti, ovviamente, privi di qualsiasi controindicazione, sia per la pianta che per l’animale che per la casa o per noi. Posso consigliarvi questo spray o anche questo sempre a spray . Esiste poi una versione a cubetti in gel che lentamente evapora come questo qui e può essere posizionato direttamente sulla terra della pianta.
Qualche trucco extra
Al di là degli consigli che ho dato sopra, possiamo ricorrere a qualche stratagemma per scongiurare troppi danni nel frattempo che i nostri amici pelosi si abituino e accettino le nostre piante. Per evitare di farli scavare nel terriccio possiamo coprire la terra dei vasi con pietre, tappi di sughero, carta stagnola, un vecchio collant o cubetti di disabituante in gel come ho detto sopra. Se hanno preso di mira una pianta possiamo provare a metterci davanti un vasetto con erba gatta così, magari, ridirezionaranno le loro intenzioni voraci. Inoltre per invogliarli ad usare i loro giochi, tiragraffi ecc potete acquistare uno spray naturale all’erba gatta come questo.
Non dura per sempre
I gatti, in particolare, non devono essere portati a pensare che le piante siano una cosa super proibita a cui noi non vogliamo nemmeno farli avvicinare: farebbero di peggio. Secondo la mia esperienza coccole e parole dolci sono sempre la miglior educazione. Distrarli invece di sgridarli, carezzarli se restano buoni vicino ad una pianta, lasciarli esplorare senza gridargli dietro. E infine il mio consiglio principale è: abbiate pazienza. Fondamentalmente per loro c’è solo da abituarsi e ridefinire gli spazi di convivenza. I miei gatti dopo qualche anno hanno accettato tranquillamente le piante e anche il mio cane, che mentre scrivo ha compiuto un anno, ha già perso interesse.
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A presto,
Francesca.