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Come funzionano i VASI AUTOIRRIGANTI + tips per l’INVERNO

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Comodi e utili… ma sapete usare correttamente i vasi autoirriganti – soprattutto nella stagione invernale?! 

Eh sì perché usare dei vasi con riserva può essere letteralmente una svolta, rendiamo le piante indipendenti e scongiuriamo pure errori nelle annaffiature. Ma quali sono le accortezze da mettere in atto per non evitare di incappare in muffe, marciumi e moscerini? Per evitare di far morire la pianta? In particolare se siamo in inverno? Lo vediamo in questo articolo!

Vasi autoirriganti

I vasi autoirriganti che io uso di più sono quelli della Lechuza come questo o questo e della Elho come questo ma in commercio ce ne sono veramente tanti, tipo questi con cui mi sono trovata benissimo.

Substrato

Possiamo scegliere un substrato qualsiasi, anzi, contrariamente a quanto si pensa sono perfetti con il terriccio. L’unica accortezza dev’essere quella di utilizzare un substrato molto drenante (ma in generale è bene che lo sia sempre). Compratene uno buono già pronto oppure riempitelo di perlite espansa o altri inerti per alleggerirlo.

Ma possiamo usare anche il pon o altro inerte per la coltivazione in semi idroponica.

Come annaffiare

Qui il discorso cambia molto se stiamo coltivando in terriccio oppure in pon o altri inerti. In terriccio l’acqua va messa esclusivamente nella bocca della riserva e, quando l’indicatore scende perché il panetto ha assorbito tutta l’acqua da sotto, dobbiamo aspettare. Non dobbiamo ri-riempire immediatamente la riserva, soprattutto se siamo in inverno. Finiremo per affogare la pianta fino a creare potenziali ristagni e marciumi radicali. Quindi aspettiamo almeno qualche giorno se non di più, anche un paio di settimane se fosse necessario. Solo quando il vaso è più leggero e il terriccio non è bagnato possiamo riempire nuovamente. Queste pause permetteranno alle radici di ricevere anche più ossigeno oltre ad avere il tempo di elaborare correttamente l’acqua che gli forniamo. Ovviamente quest’acqua può essere con aggiunta di concime se è il momento di farlo.

Se abbiamo un autoirrigante con pon è invece preferibile annaffiare da sopra. Il pon contiene al suo interno dei granuli di concime a lento rilascio che si attivano correttamente se bagnati. Annaffiando direttamente nella riserva si rischia di non bagnare tutti i granuli, quindi di escludere magari quelli della parte superiore.

Posizionamento

Non dimenticatevi di collocare i vasi autoirriganti in punti della casa ben illuminati, soprattutto se siamo in autunno-inverno: le piante consumano l’acqua in funzione della fotosintesi clorofilliana quindi più luce riceveranno, meglio consumeranno la riserva, scongiurando il rischio di far stagnare l’acqua troppo a lungo.

Vantaggi

Parliamo un attimo del perché scegliamo di usare dei vasi auto-irriganti e quali sono i benefici per le nostre piante.

  1. indipendenza anche per un lasso di tempo molto ampio
  2. basta errori di annaffiatura, la pianta prende da sola l’acqua di cui ha bisogno dalla riserva
  3. corretto sviluppo radicale grazie alla subirrigazione, quindi le radici andranno verso il basso 
  4. se con indicatore per la riserva – facilità di utilizzo anche se dobbiamo dire ad altri di annaffiare al posto nostro

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A presto,

Francesca.

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