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Come non sbagliare più con le tue Alocasie

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Foglie gialle, morti improvvise e difficoltà a crescere? So che le Alocasie spaventano molti di voi perché sono piante oggettivamente difficili, magari non adatte a pollici inesperti, ma con i miei consigli sono sicura che non saranno più un dilemma!

Le Alocasie sono delle piante rizomatose appartenenti alla famiglia delle Araceae e contano più di 90 specie. Proprio perché rizomatose, uno dei loro talloni d’Achille è sicuramente l’annaffiatura.

Annaffiare correttamente

Fondamentale per le Alocasie è la subirrigazione. Ne ho parlato spesso in altri articoli e sui miei canali perché la subirrigazione è sicuramente la tecnica di annaffiatura più sicura (per tutte le piante) perché evita i ristagni interni, le muffe e i moscerini. Prima di annaffiare è comunque buona norma capire se il panetto di terra è asciutto altrimenti aspettate ancora qualche giorno. Per essere sicuri utilizzate un tester del suolo come questo.

Tanta luce

Le Alocasie amano la luce ma non quella diretta. Se è davanti ad una finestra (soprattutto d’estate) meglio tirare la tenda per evitare che la luce diretta faccia effetto lente e bruci le foglie. Se avete la possibilità, per loro è l’ideale trascorrere l’estate in balcone ma all’ombra.

Pulire le foglie

Le Alocasie sono suscettibili agli acari quindi pulire le foglie con cadenza regolare vi permette di prendere in tempo eventuali infestazioni. Pulire le foglie è anche consigliato per rimuovere lo strato di polvere che compromette una corretta fotosintesi clorofilliana.

Prevenzione

Soprattutto nei cambi di stagione, in seguito ad uno stress o comunque in via preventiva, consiglio l’utilizzo, un paio di volte l’anno, di due prodotti veramente ottimi: l’algatron e l’estratto di ortica. Io mi trovo veramente molto bene e noto un cambiamento nelle mie piante quando li uso. Il primo serve soprattutto a rinforzare la pianta, il secondo a prevenire malattie e infestazioni o a curarne di lievi.

Concime

Quando coltiviamo le piante in casa dobbiamo ricordarci una regola fondamentale: il loro nutrimento dipende da noi. Mentre in natura sono inserite in un ecosistema che offre loro tutto quello di cui hanno bisogno, nella coltivazione in vaso, soprattutto dopo 5-6 mesi dall’acquisto, il nutrimento si esaurisce. Tenderanno ad apparire quindi spente, spoglie, cadenti e a fare foglie sempre più piccole. Di concimi ce ne sono tanti, io mi trovo bene con questo, questo oppure questo. Potete anche diluire più di quanto dice la confezione ma usate il concime con regolarità, soprattutto in primavera-estate e anche nella stagione invernale (meno ma fatelo!).

Umidità ambientale

Come tutte le piante tropicali, anche le Alocasie amano l’umidità ambientale. Un valore ideale per loro è circa attorno al 60-70%. Se non lo avete procuratevi un piccolo igrometro come questo. Ho dedicato un intero articolo all’umidità ambientale e come risolvere i problemi di un ambiente troppo secco. Trovate l’articolo qui.

Substrato perfetto

Un terriccio drenante è l’ideale. Il mix che io preferisco è costituto da torba di qualità, sfagno, perlite, fibra di cocco, bark, carbone vegetale. Domenica esce un video proprio sul rinvaso delle Alocasie e quindi lo troverete sul mio canale youtube. E’ però possibile anche coltivare le Alocasie in lechuza-pon con ottimi risultati.

Foglie gialle

Seguendo questi accorgimenti le uniche foglie gialle che potrebbero comparire sono quelle basali. Perché succede? E’ un fenomeno abbastanza classico nelle Alocasie: lasciano andare una foglia vecchia per avere la forza di metterne una nuova. Il mio consiglio è quello di non togliere queste foglie ma lasciarle ingiallire completamente perché la pianta continua a prendere energia da lì. Toglietele quando se ne vengono praticamente da sole.

Se volete approfondire l’argomento trovate il video completo sul mio canale youtube! Anche lì mi trovate come ”fralepiante”.

Trovi anche il mio video YOUTUBE cliccando qui !

Eventuali link presenti nell’articolo potrebbero essere affiliati. A voi non cambia nulla ma acquistando da questi link io guadagno una piccolissima commissione che serve a supportare il mio lavoro.

A presto,

Francesca.

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