Cerca Giorno Notte

Parti per le vacanze? Ecco come gestire le annaffiature

Total
0
Shares

Hai tante piante e quando arriva il momento di annaffiarle vorresti assumere una squadra di aiutanti? Ti è capitato di dimenticarti di annaffiare una pianta e l’hai ritrovata secca come il sahara? In più è arrivata l’estate e stare dietro alle annaffiature è diventato impossibile? Magari devi anche partire per una settimana e nessuno può venire ad annaffiarle? Nessun problema! Ora ti mostro i miei 3 metodi facili facili e a prova di errore per rendere le piante più sane, forti e indipendenti.

Il problema delle annaffiature è sempre dietro l’angolo e in estate è un problema che, vacanze a parte, abbiamo un po’ tutti. Questo perché rispetto all’inverno il substrato asciuga più rapidamente e quindi dobbiamo stare molto attenti a non distrarci: anche ignorarle per un paio di giorni potrebbe farle seccare. Magari torniamo da lavoro la sera e non è che abbiamo proprio voglia di farci sempre il giro di tutte le piante per controllarle e annaffiarle. Ma c’è da dire che è anche pericoloso andare a caso, mettere acqua in eccesso o esagerare con le annaffiature: se esageriamo con l’acqua otteniamo ciò che in gergo si chiama “overwatering” ovvero una delle cause più comuni di morte di una pianta.

Ma quindi come troviamo una quadra? Ora vi mostro i miei 3 metodi preferiti:

Vasi autoirriganti pronti all’uso

In commercio ci sono vari modelli di vasi autoirriganti molto comodi e facili da utilizzare. Sono composti generalmente così: vaso interno con indicatore per la riserva e vaso esterno. Io mi trovo molto bene con quelli della Elho, azienda tedesca super sostenibile. L’inserto, che trovate qui, si monta in un attimo ma se volete vedere come si fa potete dare un’occhiata al mio video Youtube relativo. Potete acquistare anche il vaso Elho corrispondente come questo oppure adattarne uno in vostro possesso che sia compatibile di diametro. In alternativa, altri vasi auto irriganti buoni e testati da me personalmente sono questi. Comodi anche questi più piccoli da appendere. E infine quelli della Lechuza che trovate qui ed anche molto conveniente questo set.

Possiamo ovviamente usare questi vasi tutto l’anno, sono sempre utili specialmente con piante estremamente bisognose come le marante, le calathee ecc. L’unica accortezza, soprattutto se siamo d’inverno, è di non riempire immediatamente la riserva d’acqua quando l’indicatore si abbassa: lasciamo asciugare il substrato giusto qualche giorno e poi possiamo riempire. Questi vasi autoirriganti sono ottimi sia per le piante in terra che per quelle in semi idroponica.

Metodo del cordino fai da te

Se la pianta è piccina, se non vogliamo spendere soldi, se abbiamo fretta di darle una riserva a cui attingere possiamo creare un vaso autoirrigante fai da te. Ci basterà un cordino sintetico come questo e un coprivaso leggermente più piccolo del vaso della pianta questo perché il vaso dovrà restare più in alto e non sprofondare all’interno. Con una matita o una bacchetta di legno inseriamo il cordino in uno dei fori di scolo posti sotto al nostro vaso. Anche qui, se volete vedere come si fa potete dare un’occhiata al mio video Youtube relativo. Mettiamo quindi acqua nel coprivaso in modo che il cordino possa inumidirsi, risucchiare acqua e portarla sopra per capillarità. La pianta riceverà quindi un’irrigazione continua e costante quando ne avrà bisogno. Ci basterà solo riempire la riserva d’acqua che abbiamo creato nel coprivaso quando questa si sarà esaurita.

Conetti blumat

Un altro metodo molto valido sono i conetti d’argilla prodotti dalla Blumat che trovate a questo link. Questi conetti presentano un cordino molto lungo che pesca l’acqua da un contenitore e la trasferisce direttamente nel substrato delle nostre piante quando loro stesse ne hanno bisogno. Sono molto utili da utilizzare anche in esterno, al di là di una vacanza in programma o meno, difatti io li utilizzo per rendere più indipendenti dalle annaffiature le mie piante in balcone. Come attivarli correttamente? Primo step: teniamoli ammollo per 15 min per permettergli di idratarsi completamente altrimenti non si attiverà la conduzione dell’acqua. Secondo step: scegliamo un contenitore. Potete sceglierlo della dimensione che preferite, più grande sarà più a lungo le piante avranno da bere e saranno indipendenti. Quindi è un metodo perfetto se dobbiamo andare fuori casa per un periodo abbastanza lungo. Io ho scelto una damigiana da 5L che avendo la bocca stretta è perfetta per evitare la dispersione per evaporazione dell’acqua. Un trucchetto, utile soprattutto se questa operazione viene fatta in esterno, è quello di coprire la bocca del contenitore con un po’ di pellicola, ad esempio, per evitare che possa diventare un ricettacolo per zanzare. Terzo step: annaffiamo prima le piante in maniera uniforme, poi inseriamo con delicatezza i conetti nel terreno, se necessario scavando un piccolo fosso nel terriccio per aiutarci, dopodiché riempiamo la parte superiore d’acqua, mettiamo il tappo e alloggiamo il cavo direttamente nel recipiente scelto. Anche qui, se volete vedere come si fa potete dare un’occhiata al mio video Youtube relativo. Questo metodo è molto utile e pratico non solo d’estate ma anche tutto l’anno. Difatti le piante prenderanno da sole l’acqua necessaria senza possibilità di effettuare annaffiature errate. E quando il contenitore sarà quasi vuoto basterà riempirlo nuovamente, senza dover annaffiare ogni singola pianta. Quindi un metodo pratico e utile a rendere le piante più indipendenti e ridurre il nostro impegno.

Tre metodi validi tutto l’anno

Quindi, come avete visto, questi tre metodi sono ottimi tutto l’anno ma d’estate risultano davvero salvavita per le nostre piante, sia che siamo in casa sia se abbiamo in programma una vacanza che ci terrà lontani per un po’.

per il VIDEO YOUTUBE di questo articolo clicca qui

Eventuali link presenti nell’articolo potrebbero essere affiliati. A voi non cambia nulla ma acquistando da questi link io guadagno una piccolissima commissione che serve a supportare il mio lavoro.

A presto,

Francesca.

Total
0
Shares

Piante INDISTRUTTIBILI perfette per PRINCIPIANTI

Se siete alle prime armi della coltivazione domestica delle piante o, magari, avete poco tempo da dedicare loro…

Potrebbe Interessarti Anche